Semi di RUDBECKIA IRTA erbe medicinali

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Semi di RUDBECKIA IRTA erbe medicinali (rudbeckia hirta)
Prezzo per pacchetto di 50 semi.

La Rudbeckia irta (nome scientifico Rudbeckia hirta L., 1753) è una pianta erbacea, bienne a fiori gialli, simile alle “margherite”, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Descrizione

L'altezza di queste piante può variare da 1 a 10 dm. La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa/bienne (H scap/H bienn); ossia sono piante perennanti (o bienni, raramente annue) con gemme poste al livello del suolo con fusto allungato e mediamente foglioso. Tutta la pianta è cigliato-ispida.

Usi

Farmacia

In passato questa pianta veniva usata (secondo la medicina popolare) nel trattamento del raffreddore, nell'idropisia e nel trattamento di piaghe in genere.

Farmacia

In passato questa pianta veniva usata (secondo la medicina popolare) nel trattamento del raffreddore, nell'idropisia e nel trattamento di piaghe in genere[12].

Etimologia

L'etimologia del nome generico (Rudbeckia) deriva dal cognome di due botanici svedesi (padre e figlio) Olaus Johannis Rudbeck (1630-1702) e Olaus Olai Rudbeck (1660-1740) il promotore di questa dedica fu Carl von Linné. Il nome specifico (hirta) deriva dall'habitus di questa pianta: cosparsa di peli irti.

Il binomio scientifico attualmente accettato (Rudbeckia hirta) è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.

Radici

Le radici sono secondarie da rizoma di tipo fibroso.

Fusto

    Parte ipogea: la parte sotterranea è di tipo rizomatosa.

    Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta, ascendente e poco ramoso. La superficie è irsuta con peli di 1 mm.

Foglie

Le foglie sono a disposizione opposta con superfici ruvide e peli ispidi. La forma è lanceolata e intera (eventualmente trilobate) con margini grossolanamente dentati. Quelle basali sono picciolate, mentre quelle superiori sono sessili. Dimensione delle foglie basali: larghezza 0,5 – 7 cm; lunghezza 8 – 30 cm. Dimensione delle foglie foglie cauline: larghezza 0,4 – 4 cm; lunghezza 20 – 30 cm.

Infiorescenza

L'infiorescenza è formata da medio-grandi capolini alla sommità di lunghi peduncoli terminali. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro semisferico composto da più squame (o brattee) ispide a disposizione embricata e poste in 3 - 4 serie che fanno da protezione al ricettacolo conico, assai elevato e provvisto di pagliette acute e persistenti[3][4] sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (da 8 a 16) di colore giallo brillante con a volte una macchia marrone o rosso scuro basale, molto più lunghi dell'involucro disposti in modo patente; quelli interni brevemente tubulosi (da 250 a 500) di colore bruno scuro (inizialmente verde giallastro) sporgenti verso l'alto. Diametro dei capolini: 6 – 10 cm. Lunghezza delle squame: 3 cm. Diametro del disco centrale: 12 – 20 mm.

Fiore

I fiori sono zigomorfi (quelli ligulati), attinomorfi(quelli tubulosi); sono inoltre tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono sterili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi) sono bisessuali.

Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio

Calice: i sepali sono ridotti ad una coroncina di squame.

Corolla: i fiori periferici (ligulati) sono nastriformi (provvisti di lunghe lingule – sono decisamente più lunghi dell'involucro) e raggianti. Quelli del disco centrale (tubulosi) hanno delle corolle tubulari a 5 denti. Lunghezza dei fiori ligulati: larghezza 5 – 10 mm; lunghezza 15 – 45 mm. Lunghezza dei fiori tubulosi: 3 – 4,2 mm.

Androceo: gli stami sono 5 con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo. Le antere alla base sono ottuse[3] e il colore è bruno scuro.

Gineceo: lo stilo è unico con uno stimma filiforme-conico assai breve e pubescente; l'ovario è infero e uniloculare formato da due carpelli concresciuti e contenente un solo ovulo.

Fioritura: da luglio a settembre.

Frutti

I frutti sono degli acheni glabri a forma tetragona e senza pappo. Dimensione dei frutti: 1,5 – 2,7 mm.

Riproduzione

    Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).

    Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).

    Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

    Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Nord Americano. Questa specie venne in effetti importata dall'America settentrionale nel 1699 per essere utilizzata nel giardinaggio europeo[4].

    Distribuzione: in Italia si trova in alcune regioni del nord ed è considerata pianta esotica naturalizzata[6]. Nelle Alpi ha una distribuzione discontinua sia all'interno dei confini italiani che oltreconfine: Francia (dipartimenti della Savoia e Alta Savoia), Austria (Länder del Vorarlberg, Tirolo Settentrionale, Tirolo Orientale, Salisburgo, Carinzia, Stiria, Austria Superiore, Austria Inferiore e Slovenia). Sugli altri rilievi europei si trova certamente nella Foresta Nera[7]. Oltre all'Europa questa specie è presente nel Nord America.

    Habitat: l'habitat tipico per questa specie sono gli ambienti ruderali, sentieri e strade rurali, aree abbandonate, scarpate e coltivi ornamentali (giardini, parchi e viali). Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.

    Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 800 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano (oltre a quello planiziale – a livello del mare).