Semi di Malva branca, Country mallow, Bala, Pinellia

Info sui prodotti "Semi di Malva branca, Country mallow, Bala, Pinellia"

Semi di Malva branca, Country mallow, Bala, Pinellia

Prezzo per Confezione da 10 semi.

Principio attivo: efedrina, (nell’estratto della pianta: 0,8% a 1,2% di alcaloide) pseudoefedrina, amine simpaticomimetiche (vasicinone e vasicina). I principi attivi elencati sono presenti nei semi, nelle foglie e nelle radici. L’efedrina, alcaloide principale della pianta, è un solido cristallino, di colore bianco, dal sapore amaro e dall’odore lievemente aromatico.

 

Uso storico:

la medicina tradizionale indiana utilizza da più di duemila anni le radici, le foglie, i semi ed il fusto della pianta, ciascuna parte avendo delle proprietà terapeutiche specifiche per trattare l’asma bronchiale, l’influenza ed il raffreddore, l’insufficienza respiratoria, il mal di testa, la congestione nasale, i dolori osteoarticolari, la tosse e l’edema.

 

Uso attuale:

la medicina ayurvedica utilizza la Sida cordifolia come coadiuvante nella terapia dell’asma: nel medesimo contesto viene altresì miscelata assieme ad altre erbe indicate per aumentare “l’energia vitale” ed il tono dell’organismo. L’estratto di Sida cordifolia, che può contenere dallo 0,8 al 1,2% di efedrina viene venduto nei siti specifici in internet come stimolante del sistema nervoso centrale procurando un effetto simile a quello dell’amfetamina e viene ricercato tra i consumatori di herbal ecstasy (così vengono chiamate genericamente le piante che contengono efedrina) per i suoi effetti euforizzanti. È facilmente reperibile su Internet, e quindi senza necessità di alcuna prescrizione medica né di controllo medico. L’estratto secco di Sida cordifolia è presente in numerosi prodotti naturali in vendita in Italia, ma presenta tutti i rischi e le controindicazioni dell’Efedra. I rischi maggiori sono per i pazienti cardiopatici, gli ipertesi e coloro che stanno assumendo psicofarmaci o altre erbe stimolanti.

Come nel caso del Ma huang, anche per la Sida cordifolia vengono proposti messaggi allettanti che invitano al consumo della pianta. È facile infatti trovare messaggi invitanti del tipo:«…(omissis)…è il primo ecstasy naturale privo di efedra o Ma huang. Definito dai più migliore dell’originale... (omissis)…. Attualmente il prodotto più forte nella gamma degli stimolanti estatici, ha immediatamente riscontrato un forte successo tra i consumatori abituali di herbal ecstasy. Perfetto per il Dance Floor, sviluppa una incredibile sensualità, sorrisi, amore, energia e passione». La pubblicità, in questo caso, reclamizza un prodotto che promette di regalare piacevoli sensazioni senza dover ricorrere all’assunzione di Efedra o ma-huang, ma non pubblicizza il fatto che il principio attivo contenuto nella Sida cordifolia è lo stesso di quello contenuto proprio nel ma-huang o nell’efedra.

 

Legislazione:  

in Italia né l’efedrina, né la pseudoefedrina, né il vasicinone o la vasicina, così come né l’intera pianta o parti di essa sono incluse nella tabella I di cui all’articolo 14 del DPR 309/90. L’efedrina e la pseudoefedrina tuttavia sono inserite nella categoria 1 dell’allegato I per le sostanze classificate di cui al decreto legislativo n.258 del 12 Aprile 1996 (G.U.112 del 15/05/1996) che riguarda il recepimento della direttiva 92/109/CEE relativa alla fabbricazione e all’immissione in commercio di talune sostanze impiegate nella fabbricazione illecita di sostanze stupefacenti e psicotrope. Tale allegato è presente nel testo aggiornato del DPR 309/90 (G.U. n.62 del 15/03/06). L’efedrina e la pseudoeferina inoltre sono inserite nella lista dei farmaci, delle sostanze biologicamente o farmacologicamente attive di cui all'articolo 1 della legge n. 376/00: “Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n 294 del 18 dicembre 2000. Tale lista è stata approvata con Decreto Ministeriale del 15 ottobre 2002 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 27 novembre 2002. Un campione di urine viene giudicato positivo ad un controllo antidoping quando presenta una concentrazione di efedrina pari o superiore a 10 μg/ml (5).

 

Proprietà farmaco-tossicologiche:

le proprietà farmacologiche della Sida cordifolia sono dovute alla presenza di efedrina, pseudoefedrina ed altri alcaloidi strutturalmente correlati. L’efedrina può essere assunta per via inalatoria (i sali di efedrina sono usati come decongestionanti nasali) e viene assorbita  bene anche attraverso la cute sotto forma di unguento. Gocce di efedrina allo 0,1% applicate agli occhi sono efficaci per il trattamento della congiuntivite allergica. Quando l’efedrina viene somministrata per via orale per i suoi effetti broncodilatatori e decongestionanti, la dose media è di 25-50 mg/kg/die da ripetere se necessario ogni 3–4 ore. La dose totale giornaliera non dovrebbe comunque superare i 150 mg. La dose pediatrica è di 2–3 mg/kg/die di peso corporeo o 100 mg/m2/die di superficie corporea, suddivise in 4–6 dosi. In caso di somministrazione parenterale, deve essere iniettata la minima dose efficace (12,5–25 mg).

 

Tossicità:

nell'uomo la dose tossica di efedrina e pseudoefedrine è pari a 9mg/Kg

 

Effetti avversi:

i più comuni effetti avversi centrali associati all’uso di efedrina sono: tremori, stati di ansia e di confusione, irrequietezza, insonnia e stati psicotici; in seguito ad overdose possono invece manifestarsi psicosi paranoiche e allucinazioni. A livello cardiovascolare l’efedrina può indurre ipertensione arteriosa, vasocostrizione, tachicardia, palpitazioni, ischemia del miocardio e arresto cardiaco. Inoltre l’alcaloide può predisporre all’insorgenza di ictus ischemico o emorragico. In letteratura viene riportato il caso di una donna di 35 anni affetta da broncospasmo che ha manifestato una cardiomiopatia in seguito all’uso cronico di dosi elevate di efedrina. In seguito ad assunzioni ripetute si può avere tachifilassi (riduzione dell’efficacia fino alla perdita dell’effetto). L’overdose da efedrina si manifesta con nausea e vomito cui seguono cefalea, agitazione, stati di ansia, tremori, tachicardia e ipertensione. L’eccessivo incremento della pressione può portare ad emorragia cerebrale e ad infarto del miocardio. In seguito ad aritmie ventricolari si può avere arresto cardiaco e morte. L’efedrina è controindicata nei casi di ipertensione, ipertiroidismo, feocromocitoma e glaucoma acuto ad angolo chiuso. La sua assunzione dovrebbe essere effettuata con cautela dai pazienti affetti da ipertrofia prostatica o da insufficienza renale. Di recente è stata pubblicata sulla rivista scientifica “the Journal of the American Medical Association (JAMA)” una metanalisi di studi clinici sugli effetti di preparati a base di efedra o di efedrina, utilizzati a scopo dimagrante o per migliorare le prestazioni atletiche. Nello studio sono stati utilizzati dati provenienti da studi clinici e dal sistema di segnalazione delle reazioni avverse dell’FDA. Lo studio ha dimostrato che l’uso di efedra o di efedrina in associazione a caffeina aumenta il rischio di aritmie cardiache e di disturbi gastrointestinali, psichiatrici e del sistema nervoso autonomo.

 

Interazioni:

l’efedrina può interagire con gli inibitori delle monoamminoossidasi (MAO) causando un incremento dei livelli di noradrenalina con conseguente aumento del tono simpatico. In seguito a questa interazione si possono manifestare: cefalea, febbre, aritmie e crisi ipertensive. Pertanto l’efedrina non dovrebbe essere assunta da pazienti in trattamento con inibitori delle MAO o da pazienti che hanno sospeso il trattamento con tali farmaci da meno di 14 giorni.

L’efedrina può ridurre l’efficacia farmacologica dei farmaci antipertensivi; associata alla clonidina può causare incremento dei livelli di noradrenalina ed innalzamento della pressione arteriosa. L’efedrina se associata ai farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) può favorire l’insorgenza di lesioni a carico della mucosa gastrica. Inoltre la sostanza può incrementare il metabolismo dei corticosteroidi riducendone i livelli plasmatici. I pazienti asmatici in trattamento con tali farmaci dovrebbero quindi evitare l’assunzione di prodotti a base di efedrina .

Un maggiore rischio di eventi avversi di tipo cardiovascolare (ipertensione, tachicardia o aritmie cardiache) è stato osservato dopo somministrazione concomitante di efedrina e dei seguenti farmaci: Digossina, Fenilpropanolamina, Pseudoefedrina.

La reserpina causando deplezione di noradrenalina, può ridurre l’efficacia dell’efedrina. La teofillina può causare una maggiore incidenza degli effetti avversi centrali e gastrointestinali (irrequietezza, insonnia e nausea) che si manifestano in seguito alla somministrazione di efedrina.

Infine va presa in considerazione l’associazione tra efedrina e caffeina. Quest’ultima infatti può potenziare gli effetti simpaticomimetici dell’efedrina e causare tachicardia, ipertensione, ictus e aritmie cardiache. L’uso concomitante di queste due sostanze dovrebbe essere pertanto evitatati

Sowing Instructions

Propagation:

Seeds

Pretreat:

Soak in water for about 24 hrs

Stratification:

0

Sowing Time:

all year round

Sowing Depth:

Just lightly cover with substrate

Sowing Mix:

Coir or sowing mix + sand or perlite

Germination temperature:

min. 23 ° C

Location:

bright + keep constantly moist not wet

Germination Time:

until it germinates 

Watering:

Water regularly during the growing season

 


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